Slic3r … prima parte
Abbiamo già descritto, in modo molto approssimativo, qual’è il compito degli slicers, cioè quei software che trasformano i nostri disegni tridimensionali nei movimenti delle stampanti 3d.
Uno di questi è Slic3r sviluppato da Alessandro Ranelluci , gratuito e molto apprezzato per le possibili personalizzazioni in fase di slicing.
Proprio per le molte impostazioni personalizzabili disponibili in Slic3r l’argomento verrà descritto in più articoli. Iniziamo con la prima operazione di configurazione proposta da Slic3r al momento del primo avvio
ovviamente qui la scelta è obbligata e nello step successivo Slic3r ci chiede con che firmware è equipaggiata la nostra scheda e ci propone i più diffusi tra le possibili scelte
subito dopo possiamo impostare l’area e la forma del nostro piatto di stampa
a seguire il diamtro del nozzle che useremo per i nostri lavori
il diametro del filamento utilizzato
e la temperatura di default al quale dovrà arrivare l’hotend durante la fase di stampa
stessa cosa per il bed nel caso ne avessimo uno riscaldato.
Dopo aver confermato e terminato la configurazione iniziale di Slic3r ci verrà proposta un interfaccia essenziale e pulita con dei menù relativamente intuitivi.
Il primo tab di Slic3r ci permette tramite il tasto “Add” di aggiungere il file da stampare e una volta caricato verranno abilitati anche i pulsanti per rimuoverlo/i, per risistemare i files sul piatto,aggiungere o sottrarre una copia del file, ruotarlo, aumentarne o ridurne le dimensioni, separare oggetti multipli contenuti in un singolo file, tagliare un oggetto ed un tasto per cambiare altre impostazioni che vedremo in un secondo momento.
Nel secondo tab iniziamo a mettere mano ai veri e propri parametri di stampa iniziando dallo spessore che dovranno avere i layers, i perimetri e le due superfici inferiore e superiore.
Potremo impostare anche la percentuale con cui il pezzo verrà riempito e il motivo del riempimento ed anche il disegno.
Vi è poi la parte per la gestione dei supporti e del raft e quella relativa alla velocità di stampa dei perimetri, del riempimento e di spostamento. Per ultime le impostazioni del brim e della compensazione XY.
Nel tab successivo di Slic3r potremo modificare le impostazioni relative all’estrusione e quindi il diametro del filamento utilizzato ed il suo moltiplicatore, le temperature di estrusione e quelle del bed per il primo layer e quelle dei successivi, opzione molto utile per aumentare l’adesione iniziale della stampa.
Nell’ultimo tab ritroviamo praticamente le impostazioni iniziali di Slic3r con in più una sezione riguardante la retraction ed una dove possiamo inserire del G-code personalizzato ad inizio e fine stampa.
Configurando questi parametri di Slic3r per la nostra stampante 3d, potremo migliorare sensibilimente e visibilmente il risultato delle nostre stampe ma per chi non fosse ancora soddisfatto, nei prossimi giorni tratteremo anche la configurazione in modalità “Expert” di Slic3r….si perchè questa è quella “Simple”
download Slic3r qui
se vuoi saperne di più o se hai bisogno di aiuto info@3deasy.it