Stampa 3d socialmente utile
Frequentando alcuni social che trattano argomenti sulla stampa 3d mi è spesso capitato di leggere domande, da parte di altri utenti, sul cosa è possibile realizzare con una stampante 3d. In alcuni casi ho percepito, da parte di questi utenti, anche molto scetticismo sulle potenzialità di questo strumento, molti asseriscono che alla fine ci si fanno solo piccoli oggetti ludici, cover per gli smartphone e al più qualche pezzo per utilizzo domestico o hobbistico. Con la sola pretesa di suggerire che non è esattamente così, ho deciso di creare questa sezione, dove, grazie alla recente collaborazione nata con Open BioMedical Initiative, pubblicherò delle testimonianze sul reale impatto sociale che può avere la stampa 3d.
“Open BioMedical Initiative è un’iniziativa no profit globale per la realizzazione e la distribuzione di Tecnologie Biomedicali a basso costo, open source e stampabili in 3D. “
La forza di queste poche e semplici parole è nel loro vero messaggio che riassunto significa condivisione, collaborazione, delocalizzazione il tutto riferito alla tecnologia biomedicale. Lo scopo di OBM è quello di portare, tramite la stampa 3d, in tutti quegli scenari dove o per cause logistiche o per sfavorevoli condizioni politiche si è impossibilitati ad avere un assistenza biomedica adeguata e soprattutto a basso costo. OBM, condividendo infatti i suoi progetti, permette a chiunque sia in possesso di una stampante 3d di creare direttamente sul posto un incubatrice neonatale o una protesi per un arto e grazie alla community, supportare anche tutte le nuove idee rispondenti a specifiche esigenze.
Open BioMedical Initiative è la risposta concreta allo scetticismo di chi non crede alle possibilità offerte dalla stampa 3d e a quella dell’open source ma soprattutto è testimonial della potenzialità e dell’impatto sociale di questo strumento utilizzato anche per aiutare chi ne ha bisogno.
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